01 dicembre 2005

Utopia

La vera utopia, oggi, non è nelle ideologie di sinistra o di destra, o di centro, ma là, dove è sempre stata: nel benessere e nella civiltà degli uomini. Il mercato globale e l'immenso potere che il denaro conferisce a pochi uomini e alle ormai esigue oligarchie multinazionali (sono notoriamente cannibali e l'una si nutre dell'altra), determina una forma di distorsione assoluta delle reali necessità dell'uomo. E' necessario riformulare il principio su cui si basa la convivenza socliale ed il libero mercato: il denaro NON è il modo giusto di premiare gli sforzi produttivi di un uomo, nè di una società, in quanto produce disuguaglianza e alimenta gli istinti di sopraffazione presenti nella natura umana. Il premio DEVE consistere in un guadagno reale della comunità, non del singolo. Il vero premio di un impegno civile, tecnologico, sociale, sportivo, culturale . . . è l'arricchimento complessivo della società che lo produce. John Nash (A Beautiful Mind), in qualche modo lo ha dimostrato, oltre che capito. Quando lo capiranno i nostri "dipendenti" ? Quando saremo abbastanza maturi da mettere in atto una vera rivoluzione culturale come questa? Utopia (o Utòpia ?).