14 marzo 2006

Tin Soldier

Ho sollevato il lembo impolverato
del mio lento incedere pesante
ma non ho scorto, là dove guardavo,
la luce dei tuoi occhi a far lanterna.

Come se fossi un angelo di sale
la mano tua mi sfiora riluttante,
ignara del calore che distratta
dispensa muta al cuore che governa.

Ho consumato questo nutrimento
rubato dalle labbra dell’amante
in un silenzio avaro di calore
credendo che la linfa fosse eterna.

Marmo disciolto nelle tue carezze
tiepida e muta lacrima brillante
cuore di piombo resta come al gioco
dice la fiaba, annerito dal fuoco.